MONZA – Avvocati, imprenditori e giornalisti monzesi salgono sul palcoscenico, riproponendo e interpretando il processo a Gaetano Bresci, l’anarchico che il 29 luglio 1900 uccise a Monza il re.
Si intitola “Tre pallottole per il re” l’atto unico che sarà portato in scena il 19 giugno alle 21 al teatro Binario 7 dalla neonata realtà culturale “Monza Regale”. Lo spettacolo – diretto da Luisa Gay – ripercorre la vicenda del processo all’anarchico che uccise il re e che dopo essere stato condannato all’ergastolo si suicidò.
Il cast vede nei panni di Gaetano Bresci l’attore Daniele Friggi, a difenderlo il noto avvocato monzese Bruno Santamaria, affiancato sulla scena dai colleghi gli avvocati Avio Giacovelli (che interpreta il pubblico ministero), Patrizia Lissoni (presidente della Corte d’Assise), Carlo Cappuccio (che interpreta sia il giudice della Corte d’Assise sia il Luogotenente del Re Avogado di Quinto), Maria Teresa Oldani (testimone), Raffaella Pirrotta (inviata speciale) e Franco Brambilla (Cesare Lombroso). Sul palcoscenico saranno affiancati dal commercialista Alessandro Scotti (che indosserà la toga di giudice della Corte d’Assise), dalle attrici Delia Rimoldi (nei panni della regina Margherita) e Martina Viotti (moglie di Bresci), dalla poetessa Antonetta Carrabas (che interpreterà una giornalista), dell’imprenditrice Tiziana Achille (reporter), dall’attore Claudio Gay (nel ruolo di Filippo Turati) e dal giornalista Marco Pirola (per l’occasione Francesco Cripsi).
“Tutti gli interpreti sembrano attori nati – commenta Antonetta Carrabs, ideatrice dell’evento insieme ad Ettore Radice – Il prossimo anno ricorrerà il 120esimo anniversario del regicidio e abbiamo pensato di realizzare un evento per raccontare questo momento della storia della città”. Immediata l’idea di allestire uno spettacolo diretto dalla regista Luisa Gay con la quale Antonetta Carrabs da anni collabora. Altrettanto naturale il reclutamento del cast, individuato nella società civile e nei club di servizio. “Abbiamo dato vita a una sorta di network del sapere monzese – conclude – L’intenzione è promuovere iniziative che valorizzino la storia della nostra città, dai tempi dei Medioevo ai giorni nostri a dimostrazione del profondo legame che ci unisce a Monza”.