SEVESO – “Continuiamo a pensare che questo lavoro vada seguito con attenzione e i suoi contenuti debbano essere resi noti e nella disponibilità dei cittadini”. Chiedono trasparenza e certezze il gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda e il circolo Legambiente “Laura Conti” di Seveso relativamente al discorso diossina. Un tema che da queste parti è sempre particolarmente sentito e che, da quando si è iniziato a parlare della realizzazione di Pedemontana, è tornato a essere di attualità. Sotto i riflettori, stavolta, la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, che nel giugno 2016 ha ricevuto dalla Regione l’incarico per svolgere una indagine di valutazione di rischio da esposizione alla diossina residua dell’incidente Icmesa.
“Una ricerca finanziata dal Pirellone con 100 mila euro – spiegano gli ambientalisti – e cofinanziata dalla stessa Fla per altri 124 mila euro. Nulla si sa dell’esito della ricerca”. Un parziale riscontro era stato dato dalla stessa Fla in un incontro dell’11 giugno 2018. “Poi – affermano gli esponenti delle due associazioni locali – a fronte di nostri solleciti è calato il silenzio”.
“E’ d’obbligo porsi e porre delle domande sull’atteggiamento sfuggente di Regione Lombardia e della Fla – affermano Sinistra e Ambiente e Legambiente -. Decidere di “mimetizzare” l’indagine o comunque non darle la dovuta rilevanza pubblica la depotenzia intaccandone il principio di trasparenza. Quale utilità può avere uno studio se resta confinato nei cassetti degli estensori e degli uffici tecnici regionali e se lo stesso non viene restituito alla Comunità e a chi s’è dichiarato interessato ad averne contezza? Si vuole limitare la conoscenza ai soli addetti ai lavori e agli uffici degli Enti dove risulta sia già stato depositato? Vi sono contenuti non divulgabili perché possono generare preoccupazione o semplicemente c’è qualcuno che con supponenza ritiene che i gruppi e le associazioni ambientaliste e i cittadini non siano in grado di comprenderne i contenuti?