SEVESO – “Una perdita gravissima per la nostra società, una sconfitta culturale. Sarà un vuoto difficile da colmare. Se i bilanci (forse) troveranno una quadratura, sarà difficile che Seveso possa ricucire questa mancanza. Speriamo che il palazzetto in tutto questo non ci vada di mezzo: oggi sappiamo in che condizione è e come viene utilizzato. Sul domani regna il più totale buio”. Così Clemente Galbiati e Marco Mastrandrea commentano l’addio della Briantea84 alla città di Seveso. Una partenza, quella della società biancoblù, dovuta al nuovo bando pubblicato dal Comune per la gestione del palazzetto, troppo oneroso per la società sportiva che si è vista costretta ad andare altrove.
Galbiati, sindaco dal 1998 al 2008, insieme al suo assessore allo Sport, Mastrandrea, aveva portato la Briantea84 qui in città 19 anni fa. “Briantea84 – commentano i due – è anche patrimonio di Seveso. Dopo 19 anni, ovvero più della metà della sua storia, ha investito risorse, tempo, sogni, speranze sul nostro territorio. Favorendo la crescita della cultura sportiva e dando concretamente aiuto all’amministrazione nella gestione di un impianto oneroso, oggi in perfette condizioni e al servizio completo dello sport sevesino. Fummo noi, nell’estate del 2000, ad accettare la sfida di portare il basket in carrozzina nella nostra città. Una scelta all’epoca fatta di istinto e fiducia nelle persone che si proponevano di entrare nella nostra realtà, con passione e voglia di aiutarci a costruire qualcosa di importante”.
“L’incontro con Alfredo Marson – affermano Galbiati e Mastrandrea -, presidente ma anche padre di una società che oggi è unica in Italia, ci convinse che l’arrivo della sua società sarebbe stata una opportunità per Seveso e per lo sport locale. Il suo arrivo, insieme agli atleti e all’ingombrante attrezzatura paralimpica, fu però in punta di piedi: al servizio delle esigenze del Comune. Ben presto scoprimmo che Briantea84 poteva essere una grande alleata del nostro percorso di valorizzazione dello sport: non solo per il contenuto sociale ed eccezionalmente esemplare dello sport paralimpico, ma per la determinazione di un uomo che mai si è fermato di fronte ai problemi che in questi 19 hanno interessato la struttura di Baruccana. Problemi che ogni volta trovavano una risposta, sgravando l’amministrazione di costi oltre che incombenze burocratiche. Credo che, tornando indietro mille volte, per mille volte rifaremmo questa scelta. Oggi, col senno di poi, è facile capire come sia stata lungimirante e propizia. Oggi che abbiamo davanti agli occhi un impianto funzionale, accessibile, curato e ammodernato nel corso del tempo. Insomma, fruibile da tutti”.
I due amministratori dell’epoca non mancano di evidenziare tutti gli interventi di manutenzione straordinaria che Briantea84 ha preso sulle proprie spalle: dagli spogliatoi di atleti e arbitri, all’illuminazione, dalle rampe al rifacimento del parquet, l’impianto audio, la sostituzione dei canestri, il tabellone elettronico, la tinteggiatura interna, la messa in sicurezza della rampa, la sistemazione del bar. Senza contare gli atti vandalici, a cui sempre è arrivata tempestiva per il ripristino dell’agibilità e la rimessa in funzione dell’impianto sportivo, senza arrecare danni a tutti i fruitori. E negli ultimi anni, i lavori strutturali necessari per predisporre il progetto di certificazioni incendi, sgravando economicamente il Comune da un iter obbligatorio per la messa a norma dell’impianto.
“Parliamo di opere che hanno previsto un investimento di migliaia di euro – spiega Galbiati – centinaia di migliaia per l’esattezza. Senza contare la cessione di parte delle tariffe d’uso al Comune e la gestione delle pulizie e custodia dell’impianto dal 2008. Tutto sempre “fuori convenzione”, o meglio superando sempre gli accordi di partenza. Per indole a fare sempre meglio, a dare sempre di più. Lo spirito con cui Briantea84 ha gestito il nostro palazzetto è stato quello di un attento padrone di casa, al servizio dell’amministrazione comunale. Il criterio con cui la collaborazione è sempre stata impostata fino alla nostra presenza e credo anche successivamente, era quella di avere una struttura sportiva in primo luogo al servizio di Seveso e delle sue società, dei suoi atleti, delle sue scuole. Prima di tutto le società sportive di Seveso, poi le scuole sempre gratuitamente, poi tutti gli altri, se avanza lo spazio. Dettando queste condizioni, per il bene comune, Briantea84 si è sempre dimostrata un partner eccezionale”.
“A questo dobbiamo aggiungere, alzandoci in piedi per un applauso di ringraziamento, l’arricchimento morale e sportivo che Briantea84 ha portato in questi 19 anni: grandi eventi paralimpici, iniziative ricreative (come la rassegna musicale SevesoSuona che portò a Baruccana mostri della musica come De Gregori, Bregovic e Dee Dee Bridgewater), i progetti nelle scuole e in tutti gli oratori della città, per portare ai nostri giovani l’idea che i limiti possano essere superati, credendo nelle proprie potenzialità. Le dirette su Rai sport dei grandi appuntamenti stagionali. Il tutto esaurito ad ogni partita, facendo conoscere Seveso in tutta Italia e in gran parte dell’Europa. Seveso sulla mappa dello sport paralimpico internazionale. Cosa volere di più? Tutto questo non ha prezzo ed è il tesoro più grande che Brianeta84 ha portato nel nostro Comune. Un patrimonio che, evidentemente, non è stato adeguatamente considerato dall’attuale amministrazione. Non ultimo le numerose famiglie che da tante parti della Lombardia venivano a Seveso a portare i propri figli per raccogliere la speranza offerta dallo sport di avere una vita migliore e più realizzata”.