MONZA – Nell’era in cui l’applicazione dell’intelligenza artificiale diventa sempre più importante nella pratica clinica, la Breast Unit della Asst di Monza si propone all’interno dello scenario italiano radiologico nel campo della senologia con un lavoro innovativo, che sembra aprire le porte verso nuovi orizzonti per le attività interventistiche sul seno.
Il riconoscimento è arrivato durante il Congresso Nazionale di Senologia Radiologica tenutosi a Sorrento dove la dottoressa Anna Abate della Radiologia della Asst di Monza, esperta in Radiologia senologica, ha rappresentato l’azienda, insieme ai più grandi centri italiani, portando i risultati di uno studio che ha confrontato due metodiche di indagine “imaging” estremamente importanti nella diagnosi del tumore mammario: la risonanza magnetica e l’ecografia, con lo scopo di migliorare la performance diagnostica e sviluppare nuove metodologie bioptiche.
In un intervallo temporale di sei mesi, 80 pazienti sono state sottoposte ad ecografia mammaria. Su 22 di queste pazienti, con sospetto mammografico evidente e studio ecografico negativo, è stato eseguito il completamento diagnostico con risonanza magnetica, grazie al quale sono state evidenziate 27 lesioni.
“L’applicazione di tecnologie così all’avanguardia – spiega la Abate – permette alla nostra realtà di essere competitivi nello scenario italiano e di offrire alle nostre pazienti tutte le possibili metodiche disponibili per la diagnosi precoce del tumore mammario, le biopsie e la successiva sorveglianza dopo l’intervento. Sono orgogliosa di far parte di un team che trae la sua forza dalla stretta e continua collaborazione. Questo rende possibile confrontarsi con nuovi spunti che il costante avanzare della tecnologia propone, sempre a vantaggio della cura e della presa in carico globale della paziente”.
“Si tratta di un progetto a cui teniamo molto perché nella moderna senologia gli occhi del chirurgo saranno quelli del radiologo di senologia – afferma il dottor Riccardo Giovanazzi, direttore della Breast Unit della Asst di Monza e della Chirurgia senologica -. La possibilità di fondere le immagini da fonti di indagine diverse, in questo caso ecografia e risonanza magnetica, aumentano la possibilità di vedere lesioni che potrebbero sfuggire con una singola metodica e cosa più importante sottoporle a biopsia con maggiore probabilità di “fare centro” al primo colpo. L’intelligenza artificiale di fusione delle immagini ci aiuta anche a delimitare con maggiore precisione le aree, anche se molto piccole o sfumate, da operare. Ringraziamo il Direttore generale Mario Alparone di aver creduto nel valore di un team specializzato nella diagnosi e cura del carcinoma mammario che permette alla Breast Unit della Asst di Monza di collocarsi tra i principali luoghi di cura per il tumore alla mammella in Lombardia”.
“La multidisciplinarietà è l’arma vincente delle Breast Unit avanzate – sottolinea Alparone -. In questo caso la Asst di Monza dispone di un team multidisciplinare che insieme valuta tutti gli aspetti del caso clinico, composto da oncologi, senologi, chirurghi plastici, psicologi, radiologi per garantire il miglior percorso e il miglior esito per la paziente”.