MONZA – Esasperati. Anzi, di più. I residenti di Sant’Albino non ne possono più del problema degli odori. E oggi, lunedì 2 settembre con inizio alle 21 al centro civico, sono pronti a confrontarsi per stabilire come agire nel prossimo futuro.
Non saranno soli, naturalmente, perché il problema non riguarda soltanto il loro territorio. Coinvolge altri Comuni limitrofi, così come testimoniano le numerose segnalazioni raccolte: ben 259 nel solo mese di agosto, con una leggera predominanza di Monza rispetto a Brugherio, ma si è fatto vivo anche qualcuno da Concorezzo.
Chi ha compilato il questionario non ha avuto dubbi: in 231 casi su 259 vengono indicate “emissioni nocive”, solo qualcuno parla di “smog” o di “fumo”.
Molto chiare anche le indicazioni fornite riguardo al disagio avvertito: per la maggioranza delle persone l’odore equivale a quello del “catrame bruciato”, numerosi anche quelli che hanno messo la crocetta su “gomma bruciata”.
Se ne parlerà diffusamente nell’incontro di stasera, che il Comitato Sant’Albino ha fatto precedere da una lettera: quella inviata al vicesindaco Simone Villa, ponendo tutta una serie di quesiti. Riguardano le autorizzazioni rilasciate, la richiesta di conoscere gli interventi effettuati finora per risolvere il problema, il discorso dei controlli, il monitoraggio. E, naturalmente, la necessità di avere risposte certe e atti concreti. Il problema perdura da ormai troppo tempo, le parole non bastano più.