MILANO – Un pianeta di cartapesta di un paio di metri, che rapidamente ha preso fuoco generando nell’aria fumo e cenere: si è conclusa così sul sagrato di piazza del Duomo la manifestazione dei giovani del Fridays for Future che ieri, venerdì 27 settembre, a Milano ha coinvolto “oltre 200mila persone”, secondo gli organizzatori mobilitati contro i cambiamenti climatici.
“Abbiamo inquinato un po’ ma nulla rispetto a governi e multinazionali”, ha sorriso Miriam Martinelli, portavoce del movimento italiano nato sull’onda dell’attivismo di Greta Thunberg.
“Questo è il simbolo del nostro mondo che sta bruciando, la nostra casa è in fiamme e noi la vogliamo salvare. Non c’è un pianeta B, salviamo questo qui”, hanno urlato al microfono gli speaker. Poco prima della fine, al passaggio davanti al Comune, è stato esposto lo striscione ‘basta parole’, mentre uno speaker, in polemica con il sindaco Giuseppe Sala, urlava che “non ha fatto nulla se non distribuire quattro borracce”.