Si è sempre detto che la Lombardia è una delle zone più avanzate d’Europa, una delle regioni di riferimento, uno dei motori del vecchio continente. Ora non è proprio così: secondo l’UE Regional Competitiveness index, documento che viene elaborato ogni tre anni dalla Commissione Europea, anche la Lombardia inizia a rimanere indietro. A rivelarlo è Fabio Pizzul, consigliere regionale del Partito Democratico, che invita a fare qualche riflessione e a mettere da parte gli individualismi per tornare a occupare posizioni di vertice a cui siamo abituati.
Il rapporto della Commissione Europea, del resto, parla chiaro ed è elaborato non sul sentito dire bensì su ben 74 indicatori che hanno permesso di definire la competitività delle varie zone.
“La Lombardia – spiega Pizzul – regge in Italia. Nel nostro Paese è la regione più competitiva. Ma a livello continentale ha perso slancio, i risultati sono sotto la media europea. Le aree più competitive? Secondo il rapporto della Commissione Europea quelle di riferimento sono la Germania, l’Austria, la Gran Bretagna, la Francia e i Paesi scandinavi”.
“Da tempo – afferma il consigliere regionale – sostengo che in Lombardia l’amministrazione stia tirando a campare, ovvero manchi di visione e non riesca a supportare efficacemente l’apparato produttivo e le grandi risorse sociali di cui la nostra regione è capace. Mancano reali politiche di sviluppo territoriale, ci si limita a distribuire risorse senza indirizzarle sui settori che potrebbero essere più strategici. Lo stesso utilizzo dei fondi europei non sempre risponde a criteri di concentrazione e valorizzazione di quelle che potrebbero essere zone e progetti realmente strategici e si limita a finanziare politiche ordinarie ormai consolidate”.
“Sarebbe interessante avere un dettaglio territoriale – conclude Pizzul – per capire come si posiziona l’area metropolitana di Milano. La sensazione è che, per essere più competitiva, la Lombardia dovrebbe allearsi strettamente con Milano, ma l’amministrazione regionale la tratta sempre più come un concorrente da penalizzare. La lunga campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2021 a Milano è già iniziata e non farà certo bene alla Lombardia”.