CESANO MADERNO – “L’immagine del Medioevo: introduzione al pensiero iconico nell’Età di mezzo”: è un corso di filosofia e di cultura visuale l’iniziativa che, per cinque martedì consecutivi, si svolgerà in città a Palazzo Arese Borromeo. Un corso promosso dall’Università Vita Salute del San Raffaele – Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’Immagine ICONE, nell’ambito del Centro Culturale Europeo Palazzo Arese Borromeo che vede il Comune di Cesano Maderno al fianco dell’ateneo milanese, il corso di tiene a Palazzo Arese Borromeo dalle 17.00 alle 19.00 di ogni martedì dal 5 novembre al 3 dicembre.
Articolato in 5 lezioni tematiche a partire da oggi, martedì 5 novembre, il corso è rivolto a tutti gli studenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele e aperto tutti gli interessati senza il pagamento di alcuna tassa d’iscrizione. Si svolgerà ogni martedì dalle 17 alle 19 fino al 3 dicembre. Lo scopo, mettendo in dialogo cultura visuale e storia della filosofia, sarà quello di analizzare gli aspetti fondamentali connessi alla questione dell’immagine nel mondo medievale soffermandosi sia sulle dottrine che sul patrimonio iconico dell’epoca. Il fine dunque sarà quello di riflettere, in maniera efficace e attraverso l’apporto dell’immagine artistica, sulle tematiche centrali della speculazione medievale (ontologia, etica, epistemologia etc.).
MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2019
1. L’immagine del vero. Aletica e conoscenza iconica.
Il giudizio che il pensiero medievale emette sulle immagini è spesso, come osservano autori quali Anca Vasiliu e Olivier Boulnois, di natura aletica: le rappresentazioni artistiche-mimetiche vengono giudicate in base alla loro capacità di dire il vero e far conoscere con verità. La teoria dell’immagine verrà quindi ricostruita prendendo in considerazione il suo valore gnoseologico e la sua capacità di essere uno strumento aleticamente efficace. Questo percorso di ricerca intercetterà temi antropologici e gnoseologici rilevanti prendendo in considerazione in particolare l’articolazione delle facoltà conoscitive dell’uomo e il ruolo dell’immaginazione.
MARTEDÌ 12 NOVEMBRE 2019
2. Immagini di Dio. La ricerca teologica e l’immagine.
Il tema della conoscenza del Vero si sovrappone nel pensiero medievale a quello della contemplazione di Dio, la cui essenza nell’epoca di mezzo è studiata unendo l’insegnamento della Parola rivelata e i modelli sia dell’ontologia che della me-ontologia henologica (ontologia negativa) pagana. L’immagine mimetica trova nella questione del mostrare il divino una delle sue più importanti sfide teoriche nonché uno dei suoi principali temi iconografici. La riflessione sull’immagine permette così di cogliere meglio alcuni problemi ontologici al centro della riflessione filosofica del mondo medievale.
MARTEDÌ 19 NOVEMBRE 2019
3. Pensare per immagini. Semiotica dell’immagine nel mondo medievale.
Il termine “immagine” conserva in quasi tutte le lingue romanze nonché in latino e in greco una notevole ambiguità: l’espressione può indicare fenomeni linguistici differenti, che la riflessione semiotica nel corso dei secoli ha variamente definito. La complessità che da questa ambivalenza è prodotta risulta resa ancora più intesa dal fatto che nella ricostruzione della dottrina delle immagini possono essere rivenuti all’opera meccanismi segnici adeguatamente descrivibili attraverso diversi di questi fenomeni semiotici. Il rapporto tra segno mimetico e discorso figurato, in particolare, rappresenta uno dei casi più interessanti di questa sovrapposizione di dispositivi linguistico-comunicativi all’interno dell’immagine.
MARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019
4. Pensare per immagini 2. Semiotica dell’immagine nel mondo medievale: il caso dei diagrammi.
Questa lezione si soffermerà sullo studio dei fenomeni del discorso teologico e mistico attraverso i diagrammi. Categoria semiotica di per sé ibrida e complessa, questa tipologia di strumento semiotico, in cui simbolo e immagine mimetica si fondono, è stato usato da alcune figure particolarmente carismatiche del pensiero medievale: Ugo di San Vittore, Ildegarda di Bingen, Gioacchino da Fiore. Mediante la definizione della nozione di diagramma e la ricostruzione del suo utilizzo in questi autori l’incontro si propone di approfondire la riflessione sulla teoria medievale dell’immagine e, grazie ad essa, anche alcuni relativi aspetti della semiotica.
MARTEDÌ 3 DICEMBRE 2019
5. L’utilità delle immagini. Felicità e piacere nell’uomo.
Pur nella riconosciuta insufficienza di una descrizione dell’epoca di mezzo come tempo del “pensiero cristiano”, si deve riconoscere che i temi scritturali su natura e destino dell’uomo hanno un peso determinante nella definizione della Weltanschauung medievale. Sia l’antropologia sia la dottrina etica che da questa visione e tradizione derivano, rielaborano il retaggio filosofico pagano creando una stretta relazione tra beatitudo e conoscenza speculativa, con la conseguenza di marginalizzare il ruolo della fisicità nella ricerca umana della felicità. All’immagine nel suo ambiguo statuto di segno strettamente connesso alla dimensione materiale (in quanto raffigurazione mimetica della realtà) e di strumento votato alla contemplazione del trascendente, può essere conferito il ruolo di oggetto teorico in grado di comprendere meglio la dialettica tra corporeità e spiritualità nel mondo medievale. Il carattere edonistico che alla contemplazione delle immagini alcuni autori attribuiscono getta così luce sul problema etico e antropologico della natura della felicità.