MEDA – Non riesce ad interrompere l’astinenza dai tre punti interni il Renate, che pareggia per la sesta volta nelle ultime sette giornate, conservando comunque la seconda posizione in cui il Monza ne approfitta per allungare definitivamente sul resto della “compagnia”. Contro la Pro Patria, pantere avanti sul finire della prima frazione con il gioiello di Kabashi, ma come contro la Pro Vercelli, ancora su palla inattiva arriva il definitivo pareggio dei bustocchi, che nella ripresa puntano poi a conservare il prezioso risultato.
C’è grande voglia di archiviare l’amaro pareggio di Vercelli, anche se la Pro Patria è uno dei peggiori avversari da affrontare all’interno del girone A. I biancoblu di mister Javorcic infatti, reduci dalla fresca eliminazioni in Coppa Italia (k.o. 3-2 a Salò), lontano da casa hanno perso solo contro Arezzo e Pontedera, vincendo sui campi di Siena ed Olbia ed uscendo indenne da sfide complicate come contro Albinoleffe, Juve U23 e Como. Bustocchi che hanno pareggiato il 50% delle loro gare di campionato, e che vogliono tornare ad un successo che manca dal 13 ottobre. Identico giorno dell’ultima vittoria casalinga (3-0 al Gozzano) renatese, un digiuno che le pantere desiderano cancellare. Tutti a disposizione per mister Diana – alla centesima panchina in C – che deve fare i conti solo con l’assenza last minute dell’influenzato Maritato. Due gli assenti per squalifica in casa Pro Patria: out infatti i difensori Boffelli e Lombardoni, anche se all’interno dello stesso reparto rientra Battistini, assente sette giorni fa contro la Pistoiese.
Parte col piglio giusto il Renate, che al 2′ con Galuppini cerca il bersaglio grosso dai 30 metri. Deviazione di Battistini e palla in corner, con Mangano fuori causa. Al 5′ però sono i bustocchi a creare la prima ghiotta palla-gol. Precisa la sciabolata di Bertoni per innescare Le Noci, il cui stop a seguire è preciso, ma non altrettanto il destro che corre via alla destra dei pali coperti da Satalino. Partita su ottimi ritmi e piacevole, nonostante la pioggia cada copiosamente sul manto del “Città di Meda”, rendendolo sempre più insidioso. Renate alla ricerca degli spazi giusti, Pro Patria incisiva nelle ripartenze. Poco oltre il quarto d’ora, primo cambio forzato per Javorcic. Problemi muscolari (in apparenza) per Molnar, e con le già citate assenze di Boffelli e Lombardoni, è Fietta ad abbassarsi nel cuore della retroguardia, con il neoentrato Palesi che va a fare la mezzala di sinistra. Al minuto 20 ecco le pantere. Plescia con le unghie e i denti lavora bene palla in area e la scarica a Guglielmotti, destro secco all’incrocio e super risposta in angolo di Mangano.
Non stanno a guardare gli ospiti, che un minuto dopo, sull’errato disimpegno di Ranieri, vanno alla conclusione dal limite con Colombo senza impensierire però Satalino. Dopo una decina di minuti di stallo, sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi. Anghileri sfonda a sinistra, il suo cross diventa preda di Plescia sul primo palo, ma la frustata del 21enne palermitano si spegne sul fondo per una manciata di centimetri. Da una parte all’altra, la Pro patria ribatte colpo su colpo e al 39′ vanifica il possibile 0-1 con Palesi, che dopo aver raccolto la smanacciata di Satalino, da buona posizione calcia alle stelle. A 180” dal riposo lungo, le pantere graffiano. Kabashi finta di calciare col destro per poi rientrare sul sinistro e trovare l’angolino con una staffilata che abbina potenza e precisione,. Vantaggio fondamentale per i nerazzurri brianzoli, peccato però che duri solo cinque minuti. Nel secondo dei tre minuti di recupero, sulla punizione da destra di le Noci, Mastroianni di testa costringe Satalino alla grande risposta, ma è tutto facile per Molinari (dubbia la posizione di partenza), a cui rimbalza sul petto la sfera per l’1-1 con cui si va al riposo.
Nessun cambio all’intervallo, il match riprende sui binari del perfetto equilibrio e sempre sotto una pioggia torrenziale che penalizza le giocate di fino. Bisogna aspettare dieci minuti per il primo tiro verso lo specchio di porta, ed è ancora Kabashi con il sinistro a costringere Mangano alla deviazione in angolo, il quinto per gli uomini di Diana, che con il possesso palla provano a stanare i “tigrotti”. Mister Diana mette mano alla formazione ed inserisce De Sena per Guglielmotti (ex di turno al pari di Possenti e Fietta), spostando di fatto Galuppini alle spalle delle due punte. il ritmo in campo è decresciuto sensibilmente, ma il copione della partita rimane lo stesso. pallino costantemente in mano ai nerazzurri, Pro Patria che si copre e cerca di salire sfruttando la fisicità di Mastroianni.
La seconda mossa di Diana porta il nome di Paolo Grbac (out un combattivo Plescia), il quale affianca Galuppini nel passaggio al 3-4-2-1. Il Renate non riesce più a mantenere costante il pressing in proiezione offensiva, anche perchè la stanchezza comincia a farsi sentire tutta al “Città di Meda”. Extra time privo di emozioni, non ci sono vincitori né vinti in Renate-Pro Patria, match che bagna un mese di dicembre che proseguirà fra sette giorni a Gorgonzola contro l’AlbinoLeffe.