BRESCIA – “Signora, non possiamo fare nulla per lei perché è morta già da 7 anni”. E’ la risposta che si è sentita dare Pierina Solfrini, una donna di 61 anni residente in città, dopo essersi presentata nei giorni scorsi negli uffici Inps per avere informazioni sul Reddito d’inclusione.
Sbalordito l’impiegato della previdenza, ancora di più lo stessa donna che, in realtà, da sette anni è disoccupata ma fortunatamente ancora viva e in buona salute. Forse proprio la vicinanza delle date tra la presunta morte e la decorrenza della disoccupazione potrebbe avere generato l’inconveniente.
Di fatto la soluzione è stata all’italiana, ovvero ancora peggiore rispetto al problema. Per potere riattivare la sua posizione e tentare di avere il Reddito d’inclusione, non è stato sufficiente prendere atto dello stato di salute della donna presente allo sportello: ha dovuto farsi consegnare dal Comune un certificato di esistenza in vita. Così ora è contenta anche la burocrazia.