MONZA – Hanno lasciato vivere la notte di San Silvestro dopo aver chiesto ordinanze contro i botti e dopo aver lanciato appelli. Barbara Zizza e Chiara Nogarotto, responsabili del Movimento Animalista di Monza e Brianza, il giorno di Capodanno hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai sindaci di tutta la provincia per manifestare la loro delusione.

“Troviamo assolutamente necessario rivolgerci a voi già in questo primo giorno del 2020 – scrivono le due esponenti del movimento – perché vorremmo davvero che oggi sia l’inizio di una svolta. Ci lasciamo alle spalle giorni difficili, in cui abbiamo potuto stilare un impressionante bollettino di guerra, purtroppo gonfio di vittime tra i nostri ragazzi e gli animali di ogni specie. Come saprete, per citare un solo caso, a Limbiate un 24enne ha subito la semi-amputazione di cinque dita. Inoltre, migliaia di animali, tra domestici e selvatici, muoiono di paura ogni anno nella notte di Capodanno. Vi è un aspetto inquietante nel leggere le tristi notizie riportate dalle testate giornalistiche: tutti questi episodi potevano essere evitati”.

Il Movimento Animalista punta il dito contro i sindaci, ma anche contro i cittadini: “Dobbiamo essere onesti: le ordinanze e i regolamenti comunali per vietare l’utilizzo dei botti hanno sortito un effetto assolutamente residuale, quasi trascurabile. Questo perché non sono state fatte rispettare in alcun modo. A quanto pare, nel nostro Paese, un divieto è ignorato in assenza di adeguati controlli. Come animalisti, ci vergogniamo di constatare questa totale assenza di rispetto per il prossimo, che porta moltissime famiglie ad essere costrette a trascorrere una serata di festa barricate nelle proprie abitazioni, con le finestre sbarrate e la musica ad alto volume, per il “divertimento” di altri”.

E infine un appello: “Ci auguriamo davvero che possa essere un nuovo inizio. La nostra è la speranza irriducibile di chi vorrebbe veder crescere un mondo diverso, dove ci sia rispetto per tutte le forme viventi. Speriamo di avere presto vostre notizie, per poter dar vita insieme a questo cambiamento”.