La situazione cambia rapidamente, la percezione della paura anche. Mentre qualche settimana fa le autorità ripetevano a gran voce di non avere paura per il coronavirus, visto che in Lombardia non si era ancora manifestato, ora siamo al rovescio della medaglia. Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, ha lanciato un appello ai cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, i due paesi toccati dal virus: “A scopo precauzionale rimanete in ambito domiciliare ed evitate i contatti sociali”.
Tradotto: rimanete in casa più che potete per facilitare il compito delle autorità sanitarie e per evitare il rischio di contagio e di diffusione del virus.
Nel frattempo si apprende che il trentottenne ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno (Lodi) è in prognosi riservata in gravi condizioni, con insufficienza respiratoria. Sarebbe andato a cena con un amico che tornava dalla Cina. Entrambi sono contagiati.
Altre due persone avrebbero contratto il virus in Lombardia: la moglie del trentottenne e una terza persona che si è presentata spontaneamente in ospedale con sintomi di polmonite. Secondo le prime ricostruzioni avrebbe avuto dei contatti con il trentottenne.