MONZA – Un incontro sindacale in videoconferenza e un motivo di soddisfazione: i lavoratori considerati in esubero dalla sede Adidas potranno essere lasciati a casa dall’azienda esclusivamente su base volontaria. E’ l’esito del confronto avvenuto ieri, lunedì 9 marzo, relativamente alla gestione della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo avviata da adidas Italy, che in data 13 dicembre 2019 ha comunicato 41 esuberi di cui 35 nella sede amministrativa di Monza, 4 dislocati a Roma e 2 a Mestrino (PV).
“Dopo una lunga vertenza – spiegano dalla Filcams Cgil -, accompagnata e sostenuta da iniziative di mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, dal coinvolgimento delle istituzioni ad ogni livello, dalla sensibilizzazione attraverso la comunicazione mediatica e dal fortissimo impegno dei delegati della rappresentanza sindacale la trattativa si è conclusa con un accordo che prevede come esclusivo criterio di uscita quello della volontarietà. L’elemento che ha favorito il raggiungimento dell’accordo, oltre all’incentivazione economica è costituito dall’estensione della possibilità di accedere all’uscita volontaria da parte di lavoratori e lavoratrici che inizialmente non erano collocati nel perimetro delle posizioni in esubero. Ciò ha determinato la ricollocazione di profili dichiarati in esubero e la salvaguardia di almeno 7 posti di lavoro”.
Oltre all’incentivazione economica, concordata in apposita intesa sindacale, è previsto un servizio di outplacement con costi interamente a carico aziendale e il sostegno della Regione Lombardia attraverso gli strumenti individuali e collettivi previsti in materia di politiche attive.
“Rimangono aperte tutte le preoccupazioni per il futuro – spiegano dal sindacato – e le scelte strategiche di adidas poiché continuiamo a pensare che un’azienda con risultati di crescita così importanti debba impegnarsi a condividere con il sindacato, i rappresentanti dei lavoratori e le istituzioni un piano industriale di mantenimento e sviluppo della presenza delle attività in italia e dei livelli occupazionali. A tal proposito riteniamo assolutamente importante ribadire che, compatibilmente con l’evoluzione dell’epidemia e l’emergenza del covid 19, appena possibile, venga convocato dall’assessore al lavoro della Regione Lombardia, come promesso, l’incontro tra le parti per aprire un confronto che impegni tutti i soggetti a consolidare la presenza di adidas in Lombardia, dove sono occupati oltre 250 lavoratori con elevate professionalità e in italia”.
“L’impegno della RSA rappresentanza sindacale – si spiega in una nota – proseguirà anche nel rapporto con i colleghi del Comitato Aziendale Europeo che raggruppa i delegati sindacali degli altri paesi per costruire un livello di solidarietà tra lavoratori europei che consenta oltre il ruolo consultivo dell’ EWC di avviare una discussione con l’azienda per prevedere la tutela occupazionale nei vari paesi e evitare che adidas pur in un contesto di fortissima crescita perseveri in una “riorganizzazione permanente” che ogni anno attraverso le procedure di licenziamento collettivo produce la riduzione di posti di lavoro qualificato soprattutto nel nostro paese. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato alle iniziative ed hanno mostrato fiducia, impegno e un buon livello di solidarietà”.