DESIO – Una pastiglia contro le zanzare. Il “Device TB2” è la principale «arma» messa in campo dall’amministrazione comunale per combattere la presenza delle zanzare in città. Il “Device TB2”, nome commerciale del Diflubenzuron, è una molecola utilizzata per il controllo delle larve di zanzara nei luoghi di riproduzione .
Tra aprile e luglio i tecnici della «Anticmex», la società a cui è stato affidato il servizio di servizio di derattizzazione e disinfestazione, hanno bonificato oltre otto mila tombini, caditoie e bocche di lupo collocate in più di quattrocento vie, suddivise in sei zone. Concluso lo scorso 14 luglio il terzo giro, l’ultimo intervento è previsto a settembre. Il “Device TB2” è un metodo di controllo a basso impatto ambientale contro le larve di zanzara, anche le Aedes albopictus, cioè le zanzare tigre: è un prodotto biologico, innovativo, non tossico per uomini, animali domestici e fauna acquatica.
“Per combattere efficacemente le zanzare – spiega l’assessore alla Tutela ambientale e animale, Emanuela Rocco – il modo migliore è impedirne la riproduzione, eliminando le zone in cui vi sia acqua stagnante oppure trattare le larve prima che raggiungano lo stadio adulto, in modo da ridurre la popolazione finale. E questo è l’obiettivo che ci siamo posti anche quest’anno. Importanti, però, sono anche i comportamenti dei cittadini”.
Qualsiasi intervento del Comune avrà poco successo nella riduzione del numero delle zanzare se nelle aree private continueranno ad esistere le condizioni per la deposizione delle uova: ogni minimo ristagno di acqua è un focolaio larvale, in quanto rappresenta l’habitat ideale per lo sviluppo delle larve. In generale, dunque, la prima regola è liberarsi di qualsiasi raccolta e ristagno di acqua, coprire i contenitori utilizzati per la raccolta di acqua piovana, evitare il ristagno d’acqua in sottovasi e ciotole per animali domestici.
L’amministrazione comunale ha attivato anche dispositivi per il controllo e il monitoraggio di topi e ratti, che rappresentano una minaccia per la sicurezza ambientale e la salute dell’uomo. Due gli obiettivi: il “Rattus norvegicus” o delle fogne, di colore marrone, lungo 17-25 centimetri, arriva a 25 centimetri circa con la coda, e il “Rattus rattus” o ratto nero, ha una mantello di color grigio nerastro, anche se con sfumature molto differenti, raggiunge i 28 centimetri con la coda. Su tutto il territorio comunale nel giugno dell’anno scorso sono state installate 135 esche, accessibili solo ai topi, fissate al terreno al fine di evitare manomissioni e spostamenti e identificate da un cartello bilingue italiano e inglese. Il monitoraggio si concluderà a dicembre.
È importante la collaborazione dei cittadini, che devono seguire poche, ma decisive, regole: mantenere costantemente pulite le aree esterne delle proprietà private, non abbandonare rifiuti di alcun tipo, specialmente quelli organici, mantenere una costante pulizia nelle zone dove c’è presenza di cibo.