MONTIRONE – Sono sotto stress i cimiteri dei Comuni della Lombardia più colpiti dal Coronavirus e così i sindaci cercano soluzioni innovative per riuscire a ‘smaltire’ i continui arrivi di bare in attesa di sepoltura, e dare conforto ai parenti in un momento in cui si possono tenere solo funerali privati, con massimo quattro persone presenti.
A Montirone, comune bresciano, il sindaco Eugenio Stucchi ha deciso una sorta di ‘affitto’ dei loculi: “Il defunto – ha spiegato al Giornale di Brescia – viene tumulato con cassa di zinco nella parete per poi essere riesumato tra qualche mese ed essere portato al tempio crematorio” che lavora a pieno ritmo ma non riesce a rispondere a tutte le richieste.
Nel caso di defunti per Coronavirus, poi, spesso i parenti si trovano in quarantena o sono malati, così Stucchi ha pensato di far passare i carri funebri davanti alle abitazioni “per un saluto”. “Serve a poco – spiega il sindaco – ma è un supporto importante per tutti”.
Nei cimiteri bresciani è una corsa contro il tempo per trovare spazio, e così in molti comuni nei campi sepoltura degli indecomposti “via ai lavori dei tumulatori, con i resti non reclamati depositati negli ossari comuni”.
Intanto per trovare spazio alle bare, all’Abbazia di Rodengo, in Franciacorta, la sala dell’ex refettorio monastico è stata messa a disposizione come camera ardente, mentre a Manerbio i feretri sono sistemate nel centro polifunzionale di Manerbio