NEW YORK – Non bisogna avere una memoria portentosa per ricorda quanto accadeva pochi giorni fa, quando le televisioni statunitensi trasmettevano la “mappa del contagio”, indicando l’Italia come il Paese degli untori visto che qui il coronavirus aveva trovato terreno fertile e, stando alle prime informazioni, aveva contribuito a portare casi in altri stati del mondo.
Ora la cartina che fa il giro di tutte le televisioni del mondo è proprio quella degli Stati Uniti diffusa dalla Johns Hopkins University, diventata un punto di riferimento per quanto riguarda la raccolta dei dati: con i 124.665 contagi gli Usa sono diventati di gran lunga la nazione con il maggior numero di persone positive. Addirittura si tratta di circa il 50% in più dei contagi contati in Cina.
La zona più colpita degli Usa è la costa orientale. A New York 672 dei 2.191 morti che si contano negli Stati Uniti. Altre 136 vittime a Washington, 86 nel New Jersey e 70 nella Louisiana. Tutti i 50 Stati risultano colpiti dal coronavirus.
Per quanto riguarda i contagi nel mondo, dopo gli Stati Uniti (124.665 casi) il fenomeno ha colpito soprattutto l’Italia (92.472), la Cina (82.057), la Spagna (73.235), la Germania (57.695), la Francia (38.105) e l’Iran (35.408).