Oggi il senatore Gianmarco Corbetta ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Toninelli e, insieme al consigliere regionale della Lombardia Marco Fumagalli, un esposto all’ANAC chiedendo di verificare alcune illegittimità nella revisione del progetto delle tratte mancanti di Pedemontana.
“Regione Lombardia, con una sorta di accanimento terapeutico, è riuscita a tenere in vita Autostrada Pedemontana Lombarda SpA evitando il fallimento – dichiara Fumagalli – ma non ha risolto i problemi che la società si trascina da anni e che, al contrario, sembrano destinati ad aumentare”.
Alle note difficoltà legate al closing finanziario, ai bassi livelli di traffico, agli strascichi giudiziari sulle riserve e alle richieste di risarcimento legate alla risoluzione del contratto con Strabag, ai falliti tentativi di aumento di capitale, agli extra costi di bonifica dovuti alla diossina di Seveso, si aggiungono oggi nuovi forti dubbi di regolarità legati alla revisione del progetto recentemente annunciata da Autostrada Pedemontana Lombarda SpA (APL).
Difatti le modalità con cui APL ha dichiarato di voler operare sembrano illegittime. La scelta di derogare alle nuove norme tecniche nella redazione del nuovo progetto definitivo, le modifiche sostanziali al progetto già approvato dal CIPE e la futura gara senza la necessaria copertura finanziaria: queste sono le tre gravi criticità che Corbetta e Fumagalli hanno denunciato e che consentirebbero ad APL di accelerare in maniera illegittima l’iter della realizzazione.
“Capisco che APL abbia interesse a portare avanti l’opera al più presto dato che entro 12 mesi dovrà chiudere la partita del closing finanziario come previsto dal Secondo Atto Aggiuntivo al Piano Economico Finanziario dell’opera – prosegue Corbetta – ma un progetto miliardario ed estremamente problematico quale è Pedemontana non può prescindere dal pieno rispetto della legge, a garanzia dei cittadini e delle casse pubbliche sulle quali – di fatto in via quasi esclusiva – si è retta fino ad oggi la sua esistenza”.
“Se i gravi problemi che affliggono APL non le consentono più di procedere in maniera legittima – concludono i due portavoce del M5S – occorrerà prenderne atto una volta per tutte”.