CATANIA – L’immagine di una Cina altruista che invia in dono mascherine ha come contraltare quella delle responsabilità anche penali per non aver tempestivamente condiviso i dati sull’epidemia.
Un avvocato catanese, Stefano Francesco Pipitone, fondatore dell’omonimo Studio Legale, è il primo ad aver depositato a suo nome – il 6 aprile – una denuncia contro il Sindaco di Wuhan e altri funzionari cinesi chiedendo che il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania apra delle indagini “per far luce sulla catena di consapevoli omesse tempestive comunicazioni relative all’outbreak del coronavirus SARS-COV-2, verificatosi in Cina, nella città di Wuhan” ricordando che la pandemia è considerata dall’OMS e dal Piano Pandemico italiano come “una minaccia per la sicurezza dello Stato”.
Diverse le ipotesi di reati formulate nella denuncia tra le quali il delitto di epidemia, attentato alla sicurezza dei trasporti, manovre speculative su merci. (Ansa)