BERLINO – E’ un po’ un campanello d’allarme per tutti. Non solo per i Governi che in questo periodo stanno cercando di capire se, quando e come passare alla Fase 2. Le notizie che arrivano dalla Germania sono un monito per tutti noi: allentati controlli, ecco che l’epidemia sta tornando a crescere. Quello che si è detto per settimane, anzi per mesi, ovvero che il coronavirus ha una incredibile capacità di diffusione e che urgono atteggiamenti responsabili, ha trovato subito nuove conferme.
“Bisogna continuare a rimanere a casa il più possibile – ha raccomandato Lothar Wieler, il direttore del “Robert Koch Institut” a cui è affidato il monitoraggio dell’epidemia in Germania -, rispettiamo le restrizioni e manteniamo il distanziamento sociale calcolando in media un metro e mezzo”.
Wieler ha inviato tutti i connazionali a non sottovalutare il problema. Perché se è vero che in Germania il coronavirus ha causato meno dolore e meno vittime che in Italia e in altri Paesi, è altrettanto vero che il passggio alla Fase 2 tedesca è caratterizzato da qualche problema.
Secondo il “Robert Koch Institut”, infatti, l’indice RO che misura il contagio si è di nuovo innalzato. La Germania era arrivata all0 0,7 ma ora si è avvicinato di nuovo a 1, la soglia limite. Significa che ogni persona in media ne infatta un’altra. Il rischio di fare un passo indietro verso un altro lockdown potrebbe trasformarsi presto in realtà.