SESTO SAN GIOVANNI – Il Comune nega i permessi per cucinare e per il concerto per la “Pastasciutta antifascista”, ma l’evento si svolge ugualmente. Senza musica, senza cucina, ma con centinaia di militanti che hanno ugualmente voluto riunirsi e celebrare l’evento, ciascuno portandosi una bottiglia di vino da casa.
L’evento si sarebbe dovuto svolgere mercoledì 25 luglio dalle 19 nel Centro sociale di via Forlì 15. Un evento che da anni viene organizzato a livello nazionale il 25 luglio quando, quel giorno d’estate del 1943, Benito Mussolini venne arrestato. A casa Cervi la notizia della caduta del fascismo venne accolta con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese.
Ma l’Amministrazione comunale di Sesto San Giovanni ha negato l’organizzazione dell’evento: niente permessi e in zona Cesarini gli organizzatori hanno dovuto avvisare le 195 persone che avevano confermato la partecipazione alla festa, lasciando aperta la possibilità di vedersi per un semplice saluto prima delle vacanze.
Ma anche senza pastasciutta e musica gli antifascisti hanno risposto copiosi all’appello, ciascuno con una bottiglia di vino. “Nostro malgrado, abbiamo sperimentato una nuova forma di festeggiamento, dimostrando che la libertà e la consapevolezza non sono legate a nessun vincolo particolare – si legge nel comunicato divulgato dal Comitato antifascista Sesto San Giovanni – E che lo spirito antifascista della nostra città sta proprio nella nostra capacità di riconoscere i diritti e di trovare sempre il giusto modo di affermarli al di là di ogni difficoltà. Rimaniamo ancora perplessi rispetto alle motivazioni che ci hanno portato sino a questa festa così particolare ma siamo consapevoli che è proprio ieri sera che lo spirito della nostra Medaglia d’Oro alla Resistenza ha avuto una delle sue più belle espressioni”.