VENEZIA – “Leggo da qualche parte che qualcuno parla di mettere un tavolo ogni quattro metri: se lo metta a casa sua un tavolo ogni quattro metri. Ma non nei ristoranti perchè questo significa chiuderli tutti”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo il quale “un conto è l’esercizio scientifico un discorso è la vita reale che è un’altra cosa” e augurandosi che “le linee guida siano ragionevoli”.
“Se dovessimo mettere in sicurezza la vita dei cittadini dovremo dire a tutti ‘girate con lo scafandro’. Ma non solo per il coronavirus, per qualsiasi altro pericolo come quello di un’epatite, di una tubercolosi. Ma non penso ci sia questa indicazione nella società”, ha aggiunto Zaia. Il governatore ha dunque auspicato “linee guida ragionevoli” sperando che non “ci sia qualcuno che applica la sua vena creativa per complicare la vita ai cittadini. La messa in sicurezza è una cosa seria ma deve passare anche un livello di sostenibilità”.
“Spero che il Governa si decida a dire qualcosa per il 18 maggio”. Per Zaia “è fondamentale che i cittadini lo sappiano: i parrucchieri, i ristoranti eccetera non possono venire a conoscenza il 17 sera che riaprono l’indomani. Perchè non funziona così”. Zaia auspica che l’indicazione “sia chiara e in maniera programmata così che tutti noi ci si possa organizzare. Anche noi abbiamo un problema che è quello dei servizi della prevenzione”. (Ansa)