Ormai bisogna rassegnarsi e cercare un modo di convivere con il coronavirus. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, oggi ha dichiarato che il problema non è destinato a essere risolto in tempi brevi.
Ieri la voce autorevole del mondo della scienza era stata quella di Anth0ny Fauci, il maggiore esperto di malattie infettive negli Stati Uniti, che aveva invitato ad assumere atteggiamenti ancora responsabili e a usare cautela nella scelta delle apertura per la Fase 2. Tesi che si basano non solo sul rischio reale di una nuova ondata di contagi, ma anche su una considerazione terribilmente seria: secondo Fauci prima di avere a disposizione il vaccino dovremo attendere uno o due anni.
Oggi, con altre parole, ma con un significato altrettanto allarmante, il concetto è stato ripreso da Mike Ryan, l’uomo a capo del programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Rispondendo a una domanda nel corso del consueto briefing sul coronavirus, non si è nascosto dietro troppi giri di parole: “Sarà necessario affrontare ancora un lungo cammino – ha dichiarato – prima di tornare alla normalità”.