I dati diffusi dall’Inps sulle ore di Cassa Integrazione autorizzate ad aprile rappresentano un’ulteriore tassello per valutare i disastrosi effetti generati sul sistema produttivo e sociale dalla pandemia e si inscrivono a buon diritto nel vasto insieme dei “numeri mai visti prima”. Così commenta l’Ufficio Studi di Confcommercio i dati dell’Inps.
Lo scorso mese sono state, infatti, autorizzate oltre 772 milioni di ore (il 98% delle quali ha la causale emergenza sanitaria Covid-19 cui si aggiungono 85 milioni di ore di fondi integrativi), cifra di poco inferiore alla CIG autorizzata nel complesso del triennio 2017-2019. Anche il confronto – aggiunge l’Ufficio Studi – con gli anni della doppia recessione aiuta a capire l’eccezionalità del momento: nell’arco di tempo che va dal 2009 al 2014 sono state autorizzate mediamente, su base annuale, un miliardo di ore.
Infine, – conclude la nota – gli stessi dati di aprile non danno ancora pienamente conto della riduzione dell’input di lavoro in quanto, verosimilmente, non conteggiano completamente la cassa in deroga, a causa dei noti ritardi procedurali.