Possono tornare i 7 milioni i cittadini tedeschi in viaggio durante l’estate in Italia dove rappresentano la comunità di turisti stranieri piu’ numerosa ma il via libera riguarda anche 3,5 milioni di svizzeri che prediligono l’Italia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia l’importanza della disponibilità dell’Austria a far passare i turisti dalla Germania e dalla Svizzera per raggiungere l’Italia, sulla base dei dati di Bankitalia relativi al terzo trimestre del 2019.
Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una rassicurazione importante per l’Italia che si auspica possa essere estesa ai cittadini di tutti i Paesi che intendono trascorrere le vacanze nella Penisola. A vantaggio del Belpaese c’è anche il fatto che dopo l’annuncio della riapertura delle frontiere nazionali a tutti i Paesi dell’Unione Europea il 3 giugno, il primo ministro Pedro Sanchez ha invece dichiarato che la Spagna, principale concorrente dell’Italia, riaprirà le sue frontiere ai turisti solo nel mese di luglio.
Se la presenza straniera in Italia rappresenta comunque una pesante incognita, segnali incoraggianti si hanno sulla possibilità degli italiani di trascorrere le vacanze in patria. Il 40% dei viaggiatori italiani che preferiva viaggi all’estero quest’anno rimarrà all’intervento dei confini nazionali, secondo l’Enit. Una inversione di tendenza significativa per sostenere il settore turistico nazionale duramente colpito.
Ammontano infatti a 81 milioni le presenze turistiche perse in Italia durante i tre mesi di primavera per effetto del lockdown che ha azzerato i flussi dei viaggiatori a partire da marzo che segna tradizionalmente il rilancio stagionale con il susseguirsi di occasioni di vacanza tra le festività di Pasqua, Festa della Liberazione, 1 maggio e Pentecoste, rilevante soprattutto per gli arrivi dall’estero, sulla base dell’analisi della Coldiretti su dati Istat. L’impatto economico fra marzo, aprile e maggio è o drammatico con l’azzeramento della spesa turistica nel trimestre per una perdita stimata dalla Coldiretti in quasi 20 miliardi di euro per l’alloggio, la ristorazione, il trasporto e lo shopping.
A pagare il conto più salato è l’alimentare con il cibo che – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.