COMO – “… nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non vi separi”. E’ un’unione più salda che mai, che ha anche molto da insegnare a chi si scoraggia con le prime difficoltà, quella di due clochard del comasco: dopo dieci anni di conoscenza hanno deciso di sposarsi in Comune a Como.
Si erano conosciuti quando lei, allora ventiseienne, viveva ancora con i genitori. Lui, allora aveva 43 anni, le aveva proposto lo scambio dei numeri di telefono. In lei aveva trovato una persona speciale. L’unica con la quale, in tutta la sua vita, aveva forse trovato il coraggio di confidarsi in questo modo. Da cosa nasce cosa. Nel tempo i due hanno deciso che non sarebbero più stati in grado di fare a meno l’uno dell’altra.
Per il matrimonio lui le ha regalato l’abito. Quello di lui, invece, è stato donato dal custode del dormitorio. Ed è proprio nel dormitorio di via Sirtori che hanno festeggiato le loro nozze, alla presenza dei volontari della Caritas, della Croce Rossa e dei City Angels.
Sanno benissimo che il futuro, almeno a livello economico, non promette nulla di buono. Però si sono guardati negli occhi: “Qualsiasi cosa accada, saremo sempre uniti”.