“Bisognerebbe iniziare a dare la caccia agli asintomatici con una strategia nazionale. In una fase come questa sono più importanti di chi il virus ce l’ha”. Così Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza, si è espresso intervenendo a “Mezz’ora in più” su Rai3 rispondendo a chi gli chiedeva a che punto siamo in questa emergenza.
“I test molecolari – ha spiegato Arcuri – sono l’unica vera componente per dire se c’è contagio o pure no e su questo bisognerebbe fare la caccia agli asintomatici . Oggi su questo siamo meno impreparati di come eravamo a marzo. Oggi l’Italia è in grado di effettuare 92 mila tamponi al giorno a fronte di una capacità che, nell’ultimo mese, era di 62 mila al giorno. Dobbiamo preparaci e in questa fase accelerare. Credo sia giusto far pagare i test sierologici, un prezzo accettabile”.
Il commissario straordinario ha ribadito che l’emergenza non è ancora finita: “Finirà solo quando verrà scoperto il vaccino e quando sarà prodotto in maniera sufficiente per rendere immuni tutti i cittadini che devono esserlo. In questi mesi gli italiani sono stati straordinari e con i loro comportamenti hanno permesso di uscire dal lockdown e di iniziare una nuova fase. Ora dobbiamo continuare ad essere responsabili capendo che ci è richiesta la stessa responsabilità che avevamo nel passato”.
Interpellato sul possibile ritorno del virus, è stato chiaro: “Ci sarà una recrudescenza se non ci comportiamo responsabilmente. Se invece lo saremo potrà esserci una qualche ulteriore recrudescenza, ma sarà contenuta”.
Intanto la App Immuni è stata scaricata da 2 milioni di italiani. Da domani inizierà a funzionare in via sperimentale in quattro regioni. “E’ una App molto utile – ha concluso Arcuri – e il tracciamento è una componente essenziale per questa fase”.