REGGIO EMILIA – Schiaffi, pugni, spintoni, calci e minacce di morte alla madre e al padre. Violenze che andavano avanti ormai da due anni e che hanno costretto i genitori a denunciare il proprio figlio di 13 anni alla questura di Reggio Emilia. Il gip del tribunale dei minori di Bologna ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare del collocamento in comunità.
I maltrattamenti sarebbero scaturiti anche dall’assunzione di sostanze stupefacenti del ragazzino e dallo stato di disagio sociale sin dalle scuole medie. Pesanti litigi in famiglia, con richieste di denaro ai genitori, che nel corso del tempo hanno provocato anche molestie nei confronti dei condomini e del vicinato.
Il 21 aprile il 13enne ha aggredito una persona di mezza età (causandogli 20 giorni di prognosi) che lo aveva rimproverato per essere insieme a troppe persone, creando assembramento davanti a casa nel periodo restrittivo di pandemia. L’ultimo episodio risale a inizio maggio quando il giovane si è presentato dal padre per chiedergli 150 euro come regalo di compleanno, ma vedendosi consegnare solo 100 euro lo ha aggredito, sferrandogli uno schiaffo. Riportato alla calma da due amici che hanno assistito alla scena, è scattata poi la denuncia alla polizia che ha poi sequestrato preventivamente – in base alle normative di tutela delle vittime di violenza domestica – una pistola semiautomatica e una doppietta, armi regolarmente detenute dal padre.