ROMA – Un bollettino che sorprende quello consegnato oggi dalla Protezione civile nazionale e che lascia un po’ l’amaro in bocca: dopo giorni di dati in miglioramento, seppure tra alti e bassi, oggi ci sono voci in risalita che non lasciano per nulla soddisfatti. Dicevano gli esperti nei giorni scorsi che gli indicatori più corretti da osservare sono le vittime e la terapia intensiva. Ebbene, oggi in entrambi i casi abbiamo dati in aumento.
Per i nuovi contagi la situazione è sostanzialmente quella di ieri: 333 casi, erano stati 329 ventiquattr’ore fa. Calano le regioni senza nuovi casi, oggi sono soltanto quattro. Complessivamente si arriva a 238.159 persone risultate positive dall’inizio dell’epidemia.
La prima nota negativa, invece, arriva dai decessi: sono 66 le vittime registrate in tutta la penisola nell’ultimo giorno. Ieri, già in crescita, erano state 43. Il totale storico nazionale sale a 34.514 persone morte a causa del coronavirus.
I guariti del giorno sono invece 1.089, dato in crescita rispetto ai 929 di mercoledì. Si arriva a 180.544 complessivi.
L’altra voce negativa, invece, arriva sul fronte dei malati. Guardati nella loro globalità sono in calo: 23.101 in Italia, ovvero 824 in meno rispetto a ieri. Analizzati nelle singole voci, invece, notiamo che quelli in terapia intensiva sono 168, pertanto 5 in più rispetto a ieri: è un dato che colpisce dopo settimane di continua diminuzione. Ricoverati con sintomi in una struttura sanitaria sono 2.867 (246 in meno), in isolamento domiciliare 20.066 (583 in meno in un giorno).