ROMA – “Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l’orizzonte dell’azione del governo. Da qui ricaveremo le riforme del Recovery Plan che presenteremo a settembre. Poi ci sono misure di più immediato impatto e abbiamo sicuramente valutato la necessità di intervenire per un ulteriore scostamento” di bilancio. Lo dice il premier Giuseppe Conte chiudendo gli stati generali dell’economia a Villa Pamphilj. “Non abbiamo ancora fatto di conto – aggiunge – ma fra un po’ dovremo metterci intorno a un tavolo. L’aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato. Ora confido di portare il decreto semplificazioni già al prossimo Cdm”.
“L’Italia sarà più inclusiva: dobbiamo dare impulso alla riduzione del cuneo fiscale – dichiara il premier – con beneficio per i lavoratori: già a luglio avevamo predisposto una misura. E’ una direzione giusta che dobbiamo perseguire. La riduzione dell’Iva? E’ una delle ipotesi che abbiamo discusso, ma non abbiamo deciso anche perché è una misura costosa. Ma c’è preoccupazione sul fatto che non sia ripartito appieno quel clima di fiducia che fa innescare il circuito dei consumi. E’ una misura allo studio, questa settimana sarà già decisiva per una prospettiva del genere”.
“Ci è stato presentato, e accogliamo un suggerimento, un progetto di un voucher di 500 euro per tre anni per le donne che aspirano a diventare manager. Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne”, assicura Conte che si dice fiducioso sull’orizzonte di fine legislatura: “Lavoriamo in un clima assolutamente produttivo e positivo. Che ci sia stata qualche notazione critica avviene in tutte le famiglie. Sono fiducioso per la prospettiva dei prossimi mesi e anche di fine legislatura. Alcune misure hanno un orizzonte pluriennale. Non si può fare tutto in qualche settimana o mese “.
“Questo dialogo ci rafforza, rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire – dichiara poi il presidente del Consiglio parlando degli stati generali -. Sono stati giorni molto intensi e non ci siamo chiusi affatti, anzi ci siamo aperti. Sono stati 82 incontri, sabato i lavori sono iniziati alle 8 e sono finiti oltre mezzanotte. E’ stato un confronto all’insegna della concretezza, della franchezza, della operosità: abbiamo parlato di progetti concreti, ci siamo anche detti cose che non vanno. Sabato ho incontrato singoli commercianti o cittadini scegliendo tra le lettere ricevute. Abbiamo parlato di alcune misure che servirebbero nell’immediato. Il governo continua a monitorare l’emergenza economica e sociale ma abbiamo anche presentato una bozza di piano del rilancio”.