VO’ – Più del 40 per cento delle infezioni riscontrate nella cittadina di Vo’ (Padova), quella balzata subito alle cronache per i primi casi di coronavirus in Italia insieme a Codogno (Lodi), sono state asintomatiche. Lo rivela uno studio condotto dall’Università di Padova e coordinato dal professor Andrea Crisanti, il virologo che ha aiutato in modo significativo la Regione Veneto a gestire l’emergenza e ad uscirne limitando i danni.
La ricerca, che sta proprio alla base delle azioni di sorveglianza della Regione, è stata ora pubblicata sulla rivista “Nature”.
Secondo gli autori della ricerca il risultato più evidente è che non si rileva alcuna differenza statisticamente significativa nella carica virale delle infezioni sintomatiche rispetto a quelle asintomatiche. Anche gli asintomatici, insomma, possono contribuire in egual misura alla diffusione del coronavirus.