“Il mondo non potrà tornare alla vecchia situazione cosiddetta normale”. Antonio Gutierres, segretario generale dell’Onu, è stato molto chiaro intervenendo in questi giorni al Forum sullo sviluppo durevole. Un avvertimento molto esplicito, un invito a cittadini e governanti ad abituarsi a una nuova realtà e a una nuova dimensione.
“In tutto il mondo – ha spiegato Gutierres – sono stati registrati più di 13 milioni di casi di contagio con oltre 550 mila morti. Insieme all’emergenza sanitaria anche quella sociale con centinaia di milioni di posti di lavoro perduti. Dati che si accompagnano al più grande calo di reddito pro capite dal 1870 a oggi”.
Anche nel prossimo futuro, però, sono previste difficoltà enormi: “Ci sono 265 milioni di persone – ha aggiunto Gutierres – che potrebbero ritrovarsi costrette a fare i conti con una grave insicurezza alimentare da qui alla fine dell’anno, significa il doppio delle persone rispetto all’era pre Covid. La gravità, insomma, non dev’essere sottovalutata. Il mondo ha bisogno di fare progressi, la pandemia ci allontana dagli obiettivi di sviluppo sostenibile. A innescare gli effetti devastanti del coronavirus sono state la disuguaglianza all’interno e tra i Paesi, così come la mancanza di investimenti e il disprezzo per l’ambiente naturale”.