MILANO – Gli assessori regionali Riccardo De Corato (Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale) e Stefano Bolognini (Politiche Sociali, Abitative e Disabilità) sono intervenuti, al Parco dedicato all’agente di Polizia locale Nicolò Savarino, investito e ucciso da due nomadi nel 2012, alla giornata inaugurale del ‘Progetto di educazione civica e sostegno alla legalità’. Il progetto è promosso, infatti, dalle Associazioni Carabinieri e Polizia di Stato e dal Municipio 9 di Milano.
“È molto importante – ha spiegato De Corato presentando il progetto di educazione civica – rendere i ragazzi consapevoli dei propri diritti e doveri di cittadini. Perché il rispetto delle regole, nonché la partecipazione alla vita civile, sociale, politica e economica sono valori che vanno insegnati e preservati”.
“Diffondere la cultura della legalità – ha sottolineato – è un dovere per la politica. E la collaborazione di tutti i soggetti sociali e istituzionali è la strada giusta da percorrere per andare in questa direzione. Per questo motivo chi ha speso la propria vita per la giustizia, Polizia di Stato e Carabinieri, si rimette in gioco. Passando quel tedoforo immaginario alle giovani generazioni”.
“Così, ringrazio in particolare i Carabinieri e la Polizia di Stato. Infatti essi – ha precisato – saranno gli attori principali di questo progetto alla legalità”.
“Regione Lombardia, insieme all’Ufficio scolastico regionale – ha concluso – ha creato 13 centri per la promozione alla legalità, uno in ogni provincia e due a Milano. In questi luoghi i ragazzi realizzano progetti focalizzandosi in maniera specifica sulla lotta alla corruzione e alla criminalità”.
“Quella inaugurata – ha dichiarato l’assessore Stefano Bolognini – è un’iniziativa importante e molto significativa. Grazie all’Associazione Nazionale Carabinieri, all’Associazione nazionale della Polizia di Stato nonchè al Municipio 9. Così i cittadini saranno sensibilizzati e coinvolti con iniziative tematiche relative alla sicurezza. Nonchè al rispetto del verde. Così come dell’ambiente e della città. È un modo per invitarli, infatti, a essere maggiormente responsabili e protagonisti attivi nella vita del loro quartiere e della loro città”.