RIMINI – Ingredienti poveri, ma lavorati con maestria: la piadina romagnola piace a tutti. Fa impazzire anche i tedeschi e gli austriaci che, da soli, costituiscono il 70% dell’export del tipico prodotto. A rivelarlo è direttamente il Consorzio di tutela e promozione della piadina romagnola Igp.
I numeri sono davvero importanti: ogni anno nei due Paesi finiscono 82 tonnellate di piadina, con una netta prevalenza della Germania (45 tonnellate) rispetto all’Austria (37 tonnellate).
Di sicuro, però, per quanto sia davvero buona, la piadina romagnola consumata nel luogo di produzione non ha prezzo: bei posti, magari anche in riva al mare, e con un “ingrediente” in più che fa la differenza: la spiccata simpatia dei romagnoli che contribuisce a rendere più bello anche il momento della consumazione.
Il Consorzio, di certo, non si tira indietro: rivolge un appello ai turisti tedeschi e austriaci, dichiarandosi pronto a offrire un’ottima piadina per l’accoglienza.