MILANO – “Il fascicolo sulla fornitura dei camici viene aperto sulla base di una segnalazione di operazioni sospette trasmesso alla procura di Milano dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza”: lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli, che coordina le indagini assieme ai pm Furno, Scalas e Filippini, riferendosi alla segnalazione fatta dalla Unione Fiduciaria di un bonifico poi bloccato di 250.000 euro da parte del governatore della Lombardia Attilio Fontana alla Dama spa, società del cognato, con la causale che si riferiva ai camici. Romanelli ha confermato che il governatore è indagato solo per frode in pubblica fornitura.
Jacopo Pensa, legale di Attilio Fontana, fornisce la sua versione dei fatti: “Quando è venuto a sapere della fornitura, per evitare equivoci gli ha detto di trasformarla in donazione e lo scrupolo di aver danneggiato suo cognato lo ha indotto in coscienza a fare un gesto risarcitorio”.
“Questo risarcimento – ha spiegato Pensa – è rimasto lettera morta. Non sono in grado di capire dove sia il reato ma i Pm sanno quello che devono fare ed evidentemente sono state fatte indagini che hanno implicato l’iscrizione a garanzia dell’indagato”. (ANSA).