REGGIO EMILIA – Erano di quelli che si presentano alla porta di casa degli anziani per mettere a segno la truffa. Se non riuscivano, o se non volevano correre rischi, passavano però al piano b: li narcotizzavano e fuggivano con tutti i loro averi. I malviventi sono stati arrestati grazie alle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia.
Il sistema che avevano di avvicinare le vittime era quello classico: falsi tecnici del gas, dell’acqua, talvolta anche falsi rappresentanti delle forze dell’ordine con tanto di pseudo distintivo. Qualsiasi fosse la loro veste in quel momento, alla fine arrivavano alla richiesta standard: “Raduni i suoi soldi e i suoi gioielli in un sacchetto e li riponga in frigorifero”. Qualche volta è stato sufficiente distrarre la vittima e sparire con tutto quanto. In diverse occasioni, invece, i malviventi hanno deciso di utilizzare gas al peperoncino per stordire gli anziani e per derubarli.
Al termine di un lungo lavoro di indagine i malviventi sono stati identificati e rintracciati ieri mattina nel torinese. Nel corso dell’attività gli uomini dell’Arma sono riusciti anche a recuperare refurtiva per un valore di 50 mila euro, oltre a targhe clonate, attrezzi del mestiere, falsi distintivi, disturbatori di frequenze.