BERLINO – Tempo di iniziare l’anno scolastico in Germania e c’è già chi chiude la scuola. Davvero preoccupante l’avvio delle lezioni, con una situazione che non è passata inosservata in tutta Europa e che fa nascere forti dubbi. Dalla parte degli italiani c’è un motivo di speranza in più. Anzi, due: la situazione che non è pesante al momento come in Germania e l’avvio previsto per il 14 settembre. La speranza è che nel giro di un mese si possa registrare un nuovo incoraggiante miglioramento.
A Berlino, dopo solo sette giorni tra i banchi, sono già stati registrati diversi contati. Il quotidiano Berliner Zeitung pubblica i nomi delle sette scuole, dislocate in quattro quartieri diversi, dov’è scattata l’emergenza. Uno degli istituti ha deciso di chiudere, mentre gli altri hanno proceduto a mettere gli alunni, in qualche caso l’intera classe, in quarantena.
Di certo la regione di Berlino ha deciso di fare partire l’anno scolastico con regole che da noi verrebbero subito contestate: niente obbligo del distanziamento in aula, niente mascherina quando si è seduti ai banchi, bisogna indossarla soltanto negli spostamenti all’interno della scuola.
Intanto la situazione, scuola a parte, in tutta la Germania è in forte peggioramento. Stando ai dati ufficiali del Robert Koch Institut, sono 1.445 in casi di contagio delle ultime ventiquattr’ore. Altri 254 in Baviera, 125 a Berlino, ma è soprattutto la Renania settentrionale – Vestfalia a destare maggiore preoccupazione: l’incremento è di 535 casi in un giorno, 2.460 casi nell’ultima settimana.
In Germania complessivamente sono 219.964 le persone risultate positive al test dall’inizio dell’epidemia, 9.211 le vittime.