ROMA – L’iniziativa della Calabria non rimarrà un caso isolato, che piaccia o no alle varie Regioni. Il Governo, dopo un confronto di oltre due ore in videoconferenza con i presidenti delle Regioni, ha infatti deciso che d’ora in poi dovranno chiudere le discoteche su tutto il territorio nazionale. Per queste sarà previsto un sostegno economico.
Il danno non è da poco: secondo il Silb, il Sindacato italiano locali da ballo, la stima è di 4 miliardi di euro. “A oggi – afferma all’Ansa Gianni Indino, presidente del Silb Emilia Romagna – solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Da domani si rischierà di più con l’abusivismo. Finora non è arrivato un euro: ora chiederemo compensazioni, anche Iva al 4% e Cig ai nostri lavoratori”.
Roberto Speranza, ministro della Salute, è stato irremovibile: “Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza. Con questo provvedimento diamo un segnale forte e chiaro al Paese: bisogna tenere alta l’attenzione”. Proprio lui, al termine dell’incontro con i governatori, ha messo la firma sull’ordinanza che, oltre a determinare la chiusura delle discoteche, obbliga anche a indossare le mascherine dalle 18 alle 6 del mattino nei luoghi e locali aperti al pubblico e nei luoghi in cui è più facile che si creino assembramenti.
“Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso – commenta ha spiegato Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico durante l’incontro con le Regioni – ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo. Faremo il possibile per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto”.