SERLE – La speranza è l’ultima a morire e, finché non arrivano prove in grado di dimostrare che la bambina sia deceduta, è lecito incrociare le dita e augurarsi che possare fare ritorno a casa. E’ con questo stato d’animo, per quanto disperato, che Mdliton Gazi vive la vicenda della piccola Luschra, la figlia autistica di 12 anni sparita mentre era in gita nei boschi con la comunità che frequenta quotidianamente.
Purtroppo dopo 10 giorni con uno spiegamento di forze incredibile, che ha visto in campo i Vigili del fuoco, i Carabinieri, la Protezione civile, gli speleologi, l’Aeronautica, i cani molecolari e unità cinofile giunte apposta dall’Olanda, della bambina non è stato trovata la benché minima traccia. Le ricerche sono state sospese.
“Chiedo alle autorità di riprenderle – è l’appello del papà -, di indagare sull’accaduto e accertare eventuali responsabilità”. Sembra davvero difficile credere che 265 persone impegnate quotidianamente, con mezzi di ogni tipo, non siano riusciti a vederla. Piano piano sta prendendo sempre più corpo l’ipotesi che qualcuno l’abbia portata via. “Se qualcuno l’avesse rapita – ha aggiunto il genitore – per favore rilasciatela, riportatela”.