La settimana più bollente ha cambiato i consumi degli italiani con il record della frutta e verdura portata a tavola dagli italiani durante l’anno che aumenta del 10% rispetto alla settimana precedente, ma un balzo si registra anche per i gelati, la birra e l’acqua che aiutano a combattere la grande afa. E’ quanto stima la Coldiretti in riferimento all’impatto sugli acquisti dell’ondata di grande caldo che ha investito la Penisola sulla base delle indicazioni dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica lungo la Penisola.
L’andamento positivo dei consumi oltre che dai cambiamenti climatici è spinto anche – sostiene la Coldiretti – dalle preferenze alimentari di giovani e meno giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici. Ad essere apprezzato è il fatto che frutta e verdura sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Con gli stili di vita più salutistici si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli, a casa, o in spiaggia.
Il risultato è che il 2020, se sarà mantenuto il trend attuale, potrebbe far segnare il record del decennio nei consumi di frutta e verdura con ogni famiglia che ne ha acquistata in media 20 kg al mese secondo i dati relativi al primo semestre dell’anno dell’ Osservatorio di mercato di Cso Italy,
Con l’arrivo delle prime mele e pere Made in Italy acquistare frutta italiana significa anche aiutare il sistema produttivo agricolo particolarmente colpito quest’anno dalle calamità con gelo, grandine, nubifragi, siccità e caldo torrido che hanno provocato la perdita nelle campagne di più un frutto estivo su tre con il crollo dei raccolti dalle pesche alle nettarine (-28%) alle albicocche (-58%) fino alle ciliegie.
Per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il prodotto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti “brutti ma buoni”.