NAPOLI – Si rialza la curva dei contagi, c’è chi non esclude di chiedere lo stop agli spostamenti tra le regioni. E’ Vincenzo De Luca, governatore della Campania, che già in passato era stato al centro della polemica per la volontà di impedire gli spostamenti, con particolare riferimento a quelli di chi proviene dalle regioni del nord Italia.
Passato quel periodo, De Luca si interroga di nuovo sulla pericolosità della situazione attuale, con contagi sempre più al rialzo a livello nazionale. A differenza dell’altra volta, però, il governatore della Campania si riserva di fare ancora qualche valutazione prima di battere i pugni sul tavolo: “A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità intraregionale. Lo decideremo tra 15 giorni con grande determinazione, salvo i casi di motivi di lavoro o di salute. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d’Italia”.
La sua dichiarazione, però, non piace a tutti. “In questo momento non condivido l’idea – afferma stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna -. Dopodiché si segue sempre l’evoluzione del virus e poi si discute tra Regioni e Governo. Bisogna sempre tenere monitorata la situazione perché quelli che parlano il giorno dopo mi hanno sempre fatto abbastanza pena”.
Della stessa idea Giovanni Toti, governatore della Liguria, che non è per misure drastiche: “In questo momento non c’è un’emergenza clinico-sanitaria nei nostri ospedali. I contagiati aumentano: credo che sia fisiologico in un periodo in cui la gente va in giro, ci sono state le ferie, si è riaperto il Paese. Dobbiamo essere capaci di gestirli senza tornare a terrorizzare questo Paese. Il lockdown non era indispensabile in tutto il paese. Alcune regioni se l’avessero anticipato avrebbe fatto bene invece abbiamo aspettato decisioni uniformi del Governo nazionale perché questo era l’indirizzo e la pressione. In altri luoghi se non si fosse proprio fatto non sarebbe cambiato granché. Questo è quello che fa la Germania in un piano per le pandemie elaborato tempo prima dal governo centrale, ha poi lasciato ai Lander la più ampia autonomia. Vale per l’economia e vale per la legislazione per quanto mi riguarda”.