STOCCOLMA – Mentre tutta l’Europa pensa a restrizioni, temendo una seconda ondata di contagi o, comunque, nel tentativo di arginare i nuovi casi che si stanno presentando durante questo mese di agosto, in Svezia iniziano a fare un po’ di concessioni in più: sì agli assembramenti, purché contenuti in un limite massimo di 500 persone.
Da queste parti, insomma, il coronavirus non lo temono. Già si erano posti meno problemi all’inizio dell’epidemia, affidandosi al senso di responsabilità individuale, senza troppi provvedimenti e senza bloccare l’economia. Ora questa nuova decisione, annunciata da Anders Tegnell, l’epidemiologo che sta coordinando il gruppo di lavoro dedicato alla lotta al coronavirus.
Il numero dei partecipanti a un evento, di conseguenza, può aumentare fino a 500 persone a due condizioni: dev’essere garantita la distanza interpersonale di un metro e i posti a sedere devono essere numerati.
La Svezia, finora, ha registrato circa 84 mila casi di coronavirus e poco più di 5.800 vittime dall’inizio dell’epidemia.