BURAGO DI MOLGORA – Stavano chiacchierando a bordo dell’auto, dopo aver trascorso una serata insieme, quando sono state avvicinate da uno sconosciuto che, armato di pistola, si è fatto consegnare le chiavi della vettura. Davvero una brutta esperienza quella vissuta da due giovani, una di 18 anni e l’altra di 19, nella notte tra mercoledì 1 e giovedì 2 agosto.
Erano circa le 2 quando, all’improvviso, in via Crocefisso è comparso un uomo incappucciato e armato. Loro hanno reagito tentanto di fuggire. Inutilmente. Subito raggiunte, sono state di nuovo minacciate. Convinte di non avere più altra possibilità, hanno consegnato le chiavi della macchina al rapinatore che si è allontanato a tutta velocità facendo perdere le sue tracce.
O, almeno, così sperava. Perché in realtà i Carabinieri della Compagnia di Vimercate, dopo avere ascoltato le due ragazze ancora visibilmente scosse dall’accaduto, sono subito riusciti a risalire all’identità del malvivente: un nordafricano, presente in Italia senza fissa dimora, già noto alla giustizia in virtù dei suoi precedenti con un curriculum di tutto rispetto che spazia dalla rapina al furto, alle minacce (anche con lesioni), alla ricettazione.
I militari sono riusciti a recuperare l’automobile a Verdellino nella bergamasca, luogo dove a più riprese gli extracomunitari hanno cercato di creare una sorta di “zona franca” e dove, al contrario, i Carabinieri sono intervenuti anche con operazioni in gran forze per ripristinare la legalità. L’extracomunitario è stato rintracciato a casa del fratello. Lo hanno sorpreso entrando dalla finestra e lo hanno arrestato. Hanno anche notato che l’uomo aveva già pronto un borsone con vestiti e documenti. Era già pronto per sparire chissà dove.