ROMA – Una richiesta presentata sul tavolo del Governo, del Comitato Tecnico Scientifico, del ministero della Salute e di tutti i parlamentari: è quella degli esperti del Patto per la Scienza, che chiedono di rivedere i criteri della quarantena e del controllo della positività con il doppio tampone. “Rivediamo tutto quanto – la loro esortazione, adottando i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
Gli esperti sottolineano che proprio l’Oms ha abbandonato il criterio del doppio tampone: “Questo – spiegano – in base ad una crescente e ormai consolidata evidenza scientifica: il periodo di contagiosità, che inizia circa 48 ore prima della comparsa di sintomi, ha il suo picco nei primi giorni, per poi calare rapidamente e sostanzialmente annullarsi entro 10 giorni. Al contrario, la positività del tampone può restare tale per molte settimane”.
“Chiediamo questo per tre ragioni – affermano gli esponenti del Patto per la Scienza -, ciascuna delle quali ci sembra da sola sufficiente a giustificare la nostra richiesta. La prima ragione riguarda la vita delle persone coinvolte: mantenere in isolamento forzato un paziente che con ogni probabilità non è più contagioso non è di alcuna significativa utilità, né per il paziente né per la collettività. La seconda ragione riguarda l’economia e la ripresa del nostro Paese: la nostra collettività ha bisogno del contributo di queste persone, ora lasciate per lungo tempo in uno stato di ingiustificata immobilità. La terza ragione riguarda la salute pubblica: il timore di venire isolati senza un termine temporalmente definito costituisce un pericoloso disincentivo alla segnalazione dei propri sintomi per chi si ammala e all’utilizzo dell’app di tracciamento, che invece necessita urgentemente di molte nuove adesioni”.