TREVISO – Pensava di farla franca nascondendosi dietro un profilo fake, un ragazzo di 23 anni, residente a Treviso che, subito dopo la morte del giovane Willy Monteiro Duarte, deceduto a Colleferro a seguito di una violenta aggressione, aveva esultato sui social con frasi che avevano sconcertato l’opinione pubblica tanto da provocare diverse segnalazioni di protesta da parte di cittadini indignati.
Si tratta di uno studente universitario, esperto di informatica, che aveva “postato” frasi inneggianti il suo odio razziale tanto da definire “eroi” gli assassini di Willy.
Il ragazzo è stato rintracciato, attraverso le moderne tecniche di analisi informatica e di ricostruzione del traffico telematico, dai poliziotti della Polizia postale di Roma e Latina con la collaborazione dei colleghi specialisti di Firenze e Venezia, presso un albergo del capoluogo toscano.
Il giovane, dopo aver creato un personaggio virtuale, si connetteva ai social network attraverso provider esteri, utilizzando tecniche di anonimizzazione in grado di mascherare le tracce informatiche della navigazione, convinto che sarebbe stato impossibile rintracciarlo.