GENOVA – In Liguria i casi Covid sono aumentati di oltre 15 volte da fine giugno. Quanto al tracciamento dei soggetti a rischio, per soli 39 contagiati su 532 è risultato impossibile. Sono i dati del Ministero della salute rielaborato da Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri che hanno trattato il 70% dei ricoverati Covid.
Nel dettaglio il confronto è con la settimana tra il 29 giugno e il 5 luglio: l’effetto movida e happy hour doveva ancora dispiegare i suoi effetti, afferma Fadoi in una nota, e per larga parte degli italiani le vacanze erano solo in fase di programmazione. In quella settimana in Liguria si contavano appena 4,84 casi di Covid ogni 100mila abitanti, Nella settimana dal 14 al 20 settembre l’incidenza dei casi sulla popolazione è salita a 75,17.
In questo arco di tempo l’indice di contagiosità, R con t, è salito da 0,62 a 1,05, sopra quindi la soglia di sicurezza che è uno. I focolai attivi a inizio estate erano 6, ora sono 19, dei quali 2 nell’ultima settimana.
Quanto al ‘contact tracing’ per soli 39 positivi accertati sui 532 della settimana non si è riusciti a risalire all’origine del contagio.
“In Liguria l’incremento dei casi dopo il rilassamento del periodo vacanziero è comunque circoscritto in alcuni cluster ben delimitati, che appartengono a gruppi etnici che vivono in ambienti ristretti e, a volte, in condizioni di promiscuità”, spiega Giancarlo Antonucci, presidente Fadoi della Liguria e direttore dipartimento di medicina interna dell’Ospedale Galliera di Genova. (Ansa).