Il divertimento fa bene all’economia. Il Lombardia sono oltre 120 mila le imprese che nel 2018 in Lombardia sono legate al settore della movida, dando lavoro a 356 mila addetti.
Una buona notizia per l’economia e anche per le famiglie che, grazie alla movida, riescono a portare a casa uno stipendio. L’indagine, elaborata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese 2018 e 2017, include nel settore della movida le attività che riguardano shopping, ristorazione, alberghi, tempo libero, sport, musica ed eventi. Su 936 mila attive in Italia, il 13% del totale nazionale, stabili in un anno (+0,1%) in Lombardia danno lavoro a 536 mila addetti su circa 3 milioni occupati nel settore in Italia e generano un business da 42 miliardi su 150 a livello nazionale.
Oltre 42 mila imprese hanno sede a Milano, quasi 17 mila a Brescia, circa 13 mila a Bergamo e 9 mila a Varese, 8.400 a Monza e Brianza, circa 6.500 a Pavia e Como. In un anno crescono Milano (da 41.932 a 42.368 imprese) e Monza Brianza (da 8.375 a 8.434 imprese).
Il primato italiano spetta al capoluogo meneghino con un business da 31 miliardi di euro su circa 150 miliardi nazionali. Milano è prima in Italia per ricavi, seguita da Roma (27 miliardi), Napoli (oltre 6 miliardi), Padova e Torino (circa 4 miliardi l’uno). Il primato di Milano si estende anche agli addetti, con oltre 274 mila su circa 3 milioni nel settore nel Paese, davanti a Roma (240 mila) e Napoli (133 mila). È terza invece per numero di imprese, 42 mila su 936 mila in Italia, dietro Roma, con 80 mila, e Napoli, con quasi 61 mila.
In Italia ci sono 936 mila imprese legate alla movida, in crescita rispetto alle circa 934 mila del 2017. Ai primi posti Roma con 80 mila (erano 79 mila un anno fa), Napoli con quasi 61 mila (erano 60 mila), Milano con oltre 42 mila, Torino (31 mila), Bari (24 mila), Salerno (23 mila).
Tra i settori più numerosi: commercio (a Milano quasi 19 mila imprese, 54 mila in Lombardia e 481 mila in Italia), bar e ristoranti (18 mila a Milano, 51 mila in Lombardia e 334 mila in Italia), attività di intrattenimento specializzate (2 mila a Milano, 6 mila in Lombardia, 44 mila in Italia).