Il bollettino dei nuovi contagi arriva puntuale tutti i giorni. Quasi un appuntamento fisso per molti, addetti ai lavori e curiosi. Con reazioni diverse: chi giudica la situazione attuale ben diversa rispetto a quella del lockdown e chi, al contrario, crede che stiamo vivendo una fase preoccupante. Tra i più guardinghi ci sono anche gli esponenti dell’Anaao-Assomed, il maggiore sindacato dei medici ospedalieri italiani.
“Se si continua con questi numeri – ha dichiarato il segretario Carlo Palermo all’Ansa – il sistema degli ospedali italiani può reggere almeno per altri 5 mesi. La situazione al momento è gestibile. Se dovessimo invece assistere ad un aumento esponenziale dei casi, come sta accadendo in altri Paesi come la Francia, allora il sistema ospedaliero avrebbe una tenuta di non oltre 2 mesi”.
“In quel caso – ha aggiunto Palermo – si rischia il crollo della prima trincea ospedaliera anti-Covid, perché gli ospedali non sono pronti a far fronte ad un’epidemia esponenziale. Già ora si iniziano a registrare delle criticità, a partire dal personale sanitario carente e dalle strutture che non sempre garantiscono percorsi differenziati”.