ROMA – “La chiusura alle 21 dei locali che non hanno servizio al tavolo rappresenta la fine del commercio a Roma, in particolare nel centro storico. Ad essere colpiti saranno gelaterie, bar, pizzerie al taglio e tutto il comparto legato allo street food. A Roma la ristorazione produce un giro d’affari di 15 milioni e la chiusura dei locali porterà ad una perdita di 150 milioni di euro”. E’ quanto dichiara Claudio Pica, vicepresidente nazionale della Fiepet-Confesercenti e presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio.
“Questo e’ un meteorite contro imprese e lavoratori, con danni economici ed occupazionali in cui contiamo circa 50mila dipendenti che si ritroveranno senza lavoro in pochi mesi – aggiunge Pica -. Come Fiepet-Confesercenti Nazionale abbiamo fatto richiesta al Governo di aprire un tavolo istituzionale per affrontare la questione. Congiuntamente, insieme alla Fiepet di Roma e Lazio, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di crisi con il presidente della Regione Lazio Zingaretti e l’assessore al Commercio Orneli. E’ una situazione emergenziale senza precedenti che va risolta subito, perché ogni giorno perso è un’azienda che chiude e un lavoratore in mezzo alla strada. Governo scongiuri dramma sociale”. (Ansa).