ROMA – Una certezza e una incognita dal bollettino del ministero della Salute. La certezza è che il fenomeno dei nuovi contagi non solo non si è ancora arrestato ma, anzi, è in forte espansione. In Italia si registra il record negativo per il terzo giorno consecutivo superando i 10 mila contagi nell’arco delle ventiquattr’ore. Sono esattamente 10.010, portano il totale complessivo a 391.611 dal mese di febbraio. Non abbiamo regioni a zero contagi: il minimo si registra in Valle d’Aosta (27 casi), il massimo il Lombardia (2.419), seguita dalla Campania (1.261) e dal Piemonte (821).
La vera incognita, invece, è sulle conseguenze di questa ondata di contagi. Perché è innegabile il fatto che la gran mole di tamponi (oggi 150 mila) sta intercettando molti positivi, ma è anche vero che la situazione al momento non è di certo drammatica come quella vista nel mese di marzo e di aprile: meno vittime, ospedali non al collasso, meno persone in terapia intensiva. Difficile fare pronostici su quello che ci riserverà il futuro.
Nel frattempo registriamo che la giornata ci porta altre 55 vittime. Non solo le 83 della giornata di giovedì, ma non sono neanche poche. Il totale viene aggiornato a 36.427.
Alto il numero dei guariti: 1.908 nell’ultima giornata. Con questi sono 247.872 in tutto ad aver superato questo momento difficile e ad essere ritornati alla quotidianità.
Il numero delle persone attualmente positive, intanto, cresce sempre di più. Oggi supera di slancio quota 100 mila: sono 107.312 con un aumento di 8.046. Abbiamo 638 persone in terapia intensiva (52 in più), 6.178 ricoverate con sintomi in una struttura sanitaria (382 in più) e 100.496 in isolamento domiciliare (7.612 in più).