Via libera dell’Unione Europea al Prosecco rosé con la comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione che consentirà di stappare le prime bottiglie già Capodanno nonostante i timori per possibili lockdown in Italia e nel mondo. Lo rende noto la Coldiretti nell’annunciarne l’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 362/26.
L’arrivo della tipologia rosé – sottolinea la Coldiretti – rappresenta un importante arricchimento per il vino italiano più esportato al mondo con un valore delle vendite di 533 milioni di euro nei primi sette mesi del 2020 nonostante le difficoltà determinate dal Covid sugli scambi commerciali nazionali e sulle vendite delle ristorazione con lo stop a party e cerimonie. Con la nuova offerta il Prosecco si prepara a catturare un nuovo mercato che ha avuto negli ultimi anni una interessante crescita anche sui mercati esteri.
L’obiettivo – riferisce la Coldiretti – è il 10% della produzione, ovvero 50 milioni di bottiglie di prosecco rose’ da immettere sul mercato”. Le bollicine più famose al mondo possono ora vantare un ulteriore riconoscimento ufficiale ed incontrare il gusto dei consumatori sempre più attenti all’origine e al saper bere, dopo l’avvenuta iscrizione del sito veneto “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Unesco lo scorso anno.
L’importante novità – continua la Coldiretti – ha un valore da triano per l’intero sistema vitivinicolo nazionale che per la prima volta dopo una crescita ininterrotta di 30 anni registra un contrazione del valore delle vendite all’estero del 3% nel corso dei primi sette mesi del 2020 a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza coronavirus. Un dato preoccupante – conclude la Coldiretti – dopo il record storico di 6,4 miliardi fatto segnare lo scorso anno per le esportazioni di vino Made in Italy nel 2019.